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Levanto, come eravamo….

Una cartolina d’altritempi ed un tuffo nel passato!

Agli inzi del ‘900 la vita di Levanto era tranquilla, priva di industrie, con un commercio prevalentemente locale e con un’agricoltura non suscettibile di grossi cambiamenti. Tuttavia la costruzione del nuovo tratto ferroviario Genova – La Spezia (1872-1873) e il conseguente arrivo dei primi turisti, diedero un nuovo impulso all’economia nascente. L’edilizia si fece più bella, più razionale; strade e piazze, nuovi palazzi e nuove costruzioni presero il posto di vecchie case per ospitare famiglie divenute benestanti o ricche e le ville dei “turisti foresti” sorsero numerose.

Nacquero i primi stabilimenti balneari dotati di attrezzature igienico sanitarie, con vasto solarium ed arenili di sabbia finissima. Nei primi anni del 1900 c’erano i Bagni Sirio, Eden e Vallesanta. I Bagni Eden nel primo dopoguerra furono ricostruiti in stile razionalista con piscina d’acqua di mare. Il Casinò di Levanto era  effettivamente una sala da gioco ed esercitò una forte attrativa sopratutto verso un turismo “aristocratico”.

Le ville costruite lungo la passeggiata della Pietra sono il tangibile esempio del turismo d’elite che frequentava Levanto in quegli anni. Il monumentale complesso della Famiglia Agnelli, con un immenso parco, piscina e campi da tennis, edificato dal fondatore della Fiat ai piedi del promontorio di Punta Mesco è l’immagine di questo sviluppo turistico che ebbe la cittadina. Le serate estive si animavano ai tavoli da gioco del Casinò e le feste non mancavano mai nella sua ampia sala da ballo. Al giorno invece, ai bordi della piscina, con trampolino e piattaforma, le famiglie più in vista facevano bagni e prendevano il sole. Ancora negli anni ’60 vi si esibivano artisti e cantautori di fama internazionale, come Mina, Ornella Vanoni e Gino Paoli, gestore all’epoca del Casinò.

 

 

 

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